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cosa è Pixlr: il fotoritocco online per tutti

Pixlr è una web app free che consente operazioni di fotoritocco

I programmi di grafica si suddividono in tre grandi famiglie. Abbiamo programmi utilizzati per il fotoritocco, per la grafica vettoriale e infine per l’impaginazione. possiamo dire che questa organizzazione rispecchia l’organizzazione che Adobe ha dato alla suite Cs, che utilizza Photoshop per il fotoritocco, Illustrator per la grafica vettoriale ed infine Indesign per l’impaginazione di testi.

Sono tre compiti differenti ma complementari per la realizzazione di quasi tutti i progetti grafici, infatti la grande dote della suite di Adobe consiste proprio nella possibilità di gestire con Indesign durante il processo di impaginazione documenti prodotti con Photoshop e Illustrator, avendo la possibilità di mantenere i documenti aggiornati.

Non sempre si ha la possibilità di avere la Suite CS di Adobe installata sul proprio computer e magari aggiornata all’ultima versione.

Servono comunque programmi in grado di gestire il lavoro di fotoritocco e grafica vettoriale, che comunque esistono anche in versione free ed utilizzabili direttamente online, cioè senza bisogno di dovreli scaricare ed installare sul proprio computer.

I programmi certamente migliori per svolgere questi compiti sono: Pixlr per il fotoritocco e Gravit per la grafica vettoriale.

In questa breve intoduzione ci occupiamo di fotoritocco e quindi vedremo come si utilizza Pixlr, se vi interessa approfondire  potete trovare su Amazon una guida alle funzioni e strumenti di Pixlr realizzata da me. Prossimamente cercherò di realizzare anche un piccolo manuale per l’uso di Gravit.

Se vogliamo parlare di programmi destinati al fotoritocco cerchiamo anzitutto di capire esattamente in cosa consiste questo tipo di produzione di elaborati grafici.

Per fotoritocco si intende la modifica di immagini generalmente originali e acquisite da fonti esterne. Raramente si producono immagini ex novo mentre comunque le immagini acquisite possono subire modifiche anche molto consistenti, come per esempio in lavori che richiedono operazioni di scontorno e fotomontaggio.

Da subito avverto che la grande differenza tra Pixlr e programmi di fotoritocco tradizionali come Photoshop e Gimp (altro software open source ma non online che raccomando) è l’assenza, almeno per ora, di strumenti validi per lo scontorno.

Le immagini per il fotoritocco sono composte da pixel, per intenderci assomigliano a mosaici realizzati con tessere molto piccole, all’aumentare del numero di tessere per unità di spazio aumentano qualità dell’immagine e anche dimensioni della stessa, per dimensioni intendo anche indicare il peso che velocemente tenda raggiungere livelli problematici.

Comunque parlando di immagini da utilizzare per la realizzazione di interfacce grafiche, quindi da fruire tramite schermo di PC, smartphone o tablet, le dimensioni da impostare non superano i
DPI (dot per inch) in quanto la maggior parte degli schermi non supporta immagini di qualità migliore.

Pixlr converte direttamente le immagini in modo che siano di dimensioni adeguate mentre su Photoshop e Gimp sta a voi impostare i parametri corretti.

Quindi usando questi due programmi occorre impostare anche la scala colore, che per i file multimediali o destinati al web è RGB (red,green,blue).

Per finire questa prima parte  informo gli utenti di G Suite  del fatto che usando Drive di Google è possibile aprire un nuovo documento direttamente nel formato .sfp nativo di Pixlr e salvare il vostro lavoro in cloud, in modo da poterlo riprendere da qualsiasi computer collegato online.
Non male direi.

(di seguito indico due codici promozionali per utilizzare la versione pro di G Suite: CCUGC73WGNGMNYD, RD4TL7DELYUXTHJ).

PIXLR strumento per il fotoritocco gratuito di immagini, filtri ed effetti speciali online

Post riveduto, ampliato e corretto il 20 Febbraio 2016

Oggi è diventato necessario saper gestire e creare immagini, in particolare se ottimizzate per il web, in autonomia.

Specialmente per chi cura direttamente pagine web o social, modificare dimensioni, dare un “taglio” specifico, ritoccare imperfezioni, ottimizzare contrasto e colori, sono operazioni diventate comuni.

Il programma principe per il foto ritocco, perché è di questo che stiamo parlando, si chiama Photoshop e fa parte della Suit eAdobe CS  assieme ad altri programmi professionali come Indesign ed Illustrator.

Photoshop consente di effettuare tutti questi interventi ed innumerevoli altri ancora, però ha un difetto: è a pagamento e non costa poco essendo un programma professionale.

Succede comunque anche a chi lavora nel web di professione (come il sottoscritto) di trovarsi a dover modificare un’immagine lavorando su un computer che non ha la Suite CS installata.

In questo caso ci si avvale di programmi di foto ritocco gratuiti e disponibili online, cioè accessibili da qualsiasi computer collegato ad internet.

Personalmente conosco Ribbet  e Pixlr. Le mie preferenze vanno certamente a Pixlr, in quanto ha una interfaccia utente molo simile a Photoshop che sono abituato ad usare da anni, inoltre mi sembra molto più snello di Ribbett che comunque vi invito a provare.

Di seguito una piccola gallery che indica le aree principali dell’interfaccia utente di Pixlr.

Se conoscete Photoshop vi ci ritroverete senza problemi, in caso contrario aspettate la mia guida  😉 completa all’utilizzo di Pixlr che è in “lavorazione”, presto sarà disponibile sulle pagine di: laparoladigitale.it

Per ora vi indico una mini guida,molto essenziale ma valida che ho trovato qui: Pixlr: alternativa gratuita e online a Photoshop

Se vi trovate bene con questo software avete la possibilità di inserirlo tra le app di Chrome il browser di Google ed usarlo quindi come un vero e proprio programma. Avviate Chrome, digitate chrome://apps/ nella riga degli indirizzi, avrete accesso alle app che già avete installato, ora cliccando sulla barra in basso accedete allo store di chrome, cercate la app di Pixlr ed installatela, il gioco è fatto.