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Internet Facile – Le teorie della percezione dell’immagine

Qui  riassumo le principali teorie di percezione dell’immagine

La teoria empiristica (1870)
ha come rappresentante più eminente Helmholtz, il quale parte dal presupposto che le ripetute esperienze con l’ambiente influiscano sulla percezione degli oggetti ,
mediante specifi che associazioni tra le sensazioni elementari già apprese.
Il bambino, alla nascita, sarebbe in grado di effettuare solo discriminazioni grossolane, che tendono a specificarsi e specializzarsi gradualmente, con il ripetersi delle esperienze.

New Look, Stati Uniti (anni ’50-’60)
Gli psicologi del New Look, invece, partono da una visione funzionalista della percezione,
che, secondo loro, dipende anche dai bisogni, dagli stati emotivi e dalle aspettati
ve del soggetto. Questi fattori, infatti , sono in grado di alterare o condizionare le
nostre percezioni.
Ad esempio, in uno studio di Jerome Bruner i bambini percepivano come più grande
una moneta da un dollaro rispetto ad un cerchio di cartone di uguale misura, ma ciò
accadeva solo ai bambini poveri!
Questa teoria è sostenuta anche dal Costruttivismo: la percezione è un processo atti
vo e costruttivo nel quale il soggetto interviene con le sue aspettative, conoscenze,
motivazioni. Il processo percettivo dipende quindi dall’interazione tra le caratteristi –
che dello stimolo esterno e le caratteristiche del soggetto che percepisce.

Le tre fasi

Schematizzando veramente molto si può dire che da allora siamo passati attraverso tre fasi di interpretazione e gestione della comunicazione, che io indico con:

impressione 
Sto parlando di una vastissima gamma di simboli visivi le posture del corpo, i gesti, la mimica facciale (espressioni appunto), come anche l’uso dei colori via via perfezionato fino ad arrivare ai bellissimi graffiti in grotta realizzati 40.000 anni fa dai Cro-Magnon, (che erano uomini del paleolitico superiore arrivati per primi in europa). Consideriamo il dato che la prima perlina colorata trovata dai paleoantropologi in Africa risale a 200.000 anni fa
Questo tipo di espressione era funzionale ad una società di cacciatori-raccoglitori. Voglio dire: se stai cacciando il mammuth con gli altri componenti della tua tribù, oppure se una tigre dai denti a sciabola sta cacciando te, non hai tempo per le chiacchiere, al massimo cacci un urlo.
Sembra che il linguaggio si sia evoluto compiutamente solo 400 000 anni fa, probabilmente in un periodo più rilassato.

Linguaggio
Il nostro stesso organismo si è adattato per permetterci di articolare parole, una rivoluzione enorme che ha fatto la fortuna della nostra specie (specificare meglio), il problema era che la massa delle informazioni trasmesse andava facilmente perduta.

Scrittura
Nata 3000 e più anni fa consentiva all’inizio di conservare dati per lo più contabili, necessari alle organizzazioni urbane del neolitico(specificare meglio), Successivamente diventò uno strumento abbastanza raffinato per conservare e tramadare narrazioni (epopea di Gilghamesh, Iliade,ecc). Per questo motivo fu ostacolata anche da grandi pensatori ell’epoca, pare che Aristotele fosse fieramente contrario alla trascrizione dei propri discorsi che infatti ci furono tramandati da Platone, probabilmente,insieme ad Erodoto, il primo grande divulgatore del mondo moderno. Ma qui siamo già all’inizio della terza fase che vorrei chiamare della comunicazione moderna, (definizione ed etimologia)

Oggi, grazie ad internet, torniamo ad Altamira, ma approfondirò la questione.