Nextdoor è una app in controtendenza che io apprezzo molto, infatti non mira ai grandi numeri ed alla comunicazione di massa, questa app dai “modi gentili” infatti contribuisce a ricostruire il tessuto sociale che oggi tende a dissolversi, partendo dalle comunità di quartiere o di isolato.
Continua la lettura di Nextdoor arriva in ItaliaArchivi categoria: Usabilità
L’usabilità è definita dall’ISO (International Organization for Standardization), come l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con cui si compie l’interazione tra l’uomo e uno strumento (console, leva del cambio, interfaccia grafica, ecc.)
Il termine non si riferisce a una caratteristica intrinseca dello strumento, quanto al processo di interazione tra classi di utenti, prodotto e finalità. È però d’uso comune – per estensione – l’uso di questo termine in forma di aggettivo (es: questo strumento è particolarmente usabile).
Il problema dell’usabilità si pone quando il modello del progettista (ovvero le idee di questi riguardo al funzionamento del prodotto, che trasferisce sul design del prodotto stesso) non coincide con il modello dell’utente finale (ovvero l’idea che l’utente concepisce del prodotto e del suo funzionamento)
E’ stata approvata la direttiva europea sul copyright
Gli articoli 11 e 13 danno nuove regole al diritto d’autore
Articolo 11
La nuova direttiva sul copyright prova a bilanciare diversamente il rapporto tra le piattaforme online – Google, Facebook e gli altri – e gli editori, che da tempo lamentano di subire uno sfruttamento dei loro contenuti da parte delle prime nei loro servizi e senza un adeguato compenso. Da un lato gli editori accusano i social network e i motori di ricerca di usare i loro contenuti (per esempio con le anteprime degli articoli su Google o nel Newsfeed di Facebook), senza offrire in cambio nessuna forma di compenso; dall’altra parte ci sono le piattaforme che dicono di fare già ampiamente gli interessi degli editori, considerato che il loro traffico arriva in buona parte dalle anteprime pubblicate sui social network o nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca.
Continua la lettura di E’ stata approvata la direttiva europea sul copyrightDaltonismo & Web Design
Daltonismo è l’incapacità di percepire le differenze tra alcuni dei colori che gli utenti con problemi di non-colore possono distinguere (Wikipedia). Il daltonismo colpisce circa il 5-8% dei maschi (circa 10,5 milioni) e meno dell’uno per cento delle femmine. Esistono due tipi principali di daltonismo: quelli che hanno difficoltà tra il rosso e il verde e quelli che hanno difficoltà a distinguere tra il blu e il giallo.
Vantaggi dei siti Web Color Friendly
Ci sono molti vantaggi nel rendere il sito Web accessibile ai visitatori daltonici, includono: SEO, responsività e supporto agli utenti anziani
WordPress: arriva Gutenberg il super editor
Gutenberg è più di un editor. Mentre l’editor è al centro dell’attenzione in questo momento, il progetto avrà un impatto finale sull’intera esperienza editoriale compresa la personalizzazione (la prossima area di interesse)
. Scopri di più sul progetto dal sito wordpress.org.
Il nuovo editor creerà una nuova esperienza nella creazione di pagine e post che renderà semplice la scrittura di rich post utilizzando “blocchi” per rendere più semplice ciò che oggi potrebbe richiedere codice di accesso.
Una cosa che distingue WordPress dagli altri sistemi è che ti permette di creare un layout ricco tanto quanto lo puoi immaginare – ma solo se conosci HTML e CSS puoi creare il tuo tema personalizzato.
Pensando all’editor come a uno strumento che ti permette di scrivere rich post e creare bellissimi layout, possiamo trasformare WordPress in qualcosa che gli utenti adorano e non al contrario scelto perché è quello che usano tutti gli altri.
Gutenberg considera l’editor come qualcosa di più che un campo di contenuti. Invece rivedendo l’interfaccia, possiamo modernizzare la scrittura, l’editing e l’esperienza editoriale, con in mente usabilità e semplicità, a beneficio sia degli utenti nuovi che di quelli occasionali. Quando l’interfaccia a blocchi singoli è al centro dell’attenzione, dimostra un chiaro percorso in avanti per gli sviluppatori per creare blocchi premium, superiori sia per shortcode che per widget.
L’intera interfaccia getta una solida base per il prossimo focus, la piena personalizzazione del sito.
Guardare la schermata completa dell’editor ci dà anche l’opportunità di modernizzare drasticamente le fondamenta e prendere provvedimenti per un futuro più fluido e basato su JavaScript che sfrutti appieno l’API REST di WordPress.
Blocchi
I blocchi sono l’evoluzione unificante di ciò che è ora realizzato, in diversi modi, da codici brevi, incorporamenti, widget, formati di post, tipi di post personalizzati, opzioni di temi, meta-box e altri elementi di formattazione. Essi abbracciano l’ampiezza della funzionalità di cui è capace WordPress, con la chiarezza di un’esperienza utente coerente.
Immagina un blocco personalizzato “impiegato” che un cliente può trascinare su una pagina Informazioni per visualizzare automaticamente un’immagine, un nome e una biografia. Un intero universo di plugin che estendono tutti WordPress allo stesso modo.
Menu e widget semplificati
Utenti che possono capire e utilizzare istantaneamente WordPress e il 90% dei plug-in. Questo ti permetterà di comporre facilmente post bellissimi
Compatibilità
I post sono compatibili con le versioni precedenti e gli shortcode continueranno a funzionare. Stiamo studiando il modo in cui possono essere adattati i metabox altamente personalizzati e stiamo cercando soluzioni che vanno da un plugin per disabilitare Gutenberg, per rilevare automaticamente se caricare Gutenberg o meno. Mentre vogliamo essere sicuri che la nuova esperienza di editing dalla scrittura alla pubblicazione sia facile da usare, ci impegniamo a trovare una buona soluzione per siti esistenti altamente personalizzati.
Gi stadi di gutenberg
Gutenberg ha tre fasi pianificate. Il primo, finalizzato all’inclusione in WordPress 5.0, si concentra sull’esperienza di post editing e sull’implementazione dei blocchi. Questa fase iniziale si concentra su un approccio content-first. L’uso dei blocchi, come sopra descritto, ti consente di concentrarti su come i tuoi contenuti appariranno senza la distrazione di altre opzioni di configurazione.
Questo alla fine aiuterà tutti gli utenti a presentare i loro contenuti in modo coinvolgente, diretto e visivo. Questi elementi fondamentali apriranno la strada alle fasi due e tre, pianificate per il prossimo anno, per andare oltre il post nei modelli di pagina e, in definitiva, per la piena personalizzazione del sito.
Gutenberg è un grande cambiamento
Ci saranno modi per garantire che le funzionalità esistenti (come shortcode e meta-box) continuino a funzionare consentendo agli sviluppatori il tempo e i percorsi per una transizione efficace. In definitiva, aprirà nuove opportunità per gli sviluppatori di plug-in e tema per servire meglio gli utenti attraverso un’esperienza visiva più accattivante che sfrutta un set di strumenti supportato dal core.
Arriva il GDPR e voi siete in ritardo, sappiatevelo
il 25 maggio 2018 comincerà l’era del GDPR, entra cioè in vigore il General Data Protection Regulation
NDR Rendiamo atto ai nostri burocrati Bruxellesi di aver fatto del loro meglio per proteggere la privacy degli utenti europei pur restando completamente digiuni in termini di informatica e web. Detto questo: attenti alle penali che verranno erogate in termini di percentuali sul fatturato. Come quella che si pensa di applicare a Zuckerberg in seguito ai recenti avvenimenti, pari al 4% del fatturato 2017 di faceBook, cioè credo $41.000.000 (è la multa NON il fatturato), non che non se lo meriti naturalmente.
Dal sito del Garante per la privacy: Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.
dac Wiki: Il regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD, in inglese GDPR, General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) è un regolamento con il quale la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini dell’Unione europea e dei residenti nell’Unione Europea, sia all’interno che all’esterno dei confini dell’Unione europea (UE). Il testo, pubblicato su Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 25 maggio dello stesso anno, inizierà ad avere efficacia il 25 maggio 2018
(La presente Guida è soggetta a integrazioni e modifiche alla luce dell’evoluzione della riflessione a livello nazionale ed europeo)
La Guida intende offrire un panorama delle principali problematiche che imprese e soggetti pubblici dovranno tenere presenti in vista della piena applicazione del regolamento, prevista il 25 maggio 2018.
Attraverso raccomandazioni specifiche vengono suggerite alcune azioni che possono essere intraprese sin d’ora perché fondate su disposizioni precise del regolamento che non lasciano spazi a interventi del legislatore nazionale (come invece avviene per altre norme del regolamento, in particolare quelle che disciplinano i trattamenti per finalità di interesse pubblico ovvero in ottemperanza a obblighi di legge).
Vengono, inoltre, segnalate alcune delle principali novità introdotte dal regolamento rispetto alle quali sono suggeriti possibili approcci.
La presente Guida è soggetta a integrazioni e modifiche alla luce dell’evoluzione della riflessione a livello nazionale ed europeo.
Fondamenti di liceità del trattamento
Il regolamento conferma che ogni trattamento deve trovare fondamento in un’idonea base giuridica; i fondamenti di liceità del trattamento sono indicati all’art. 6 del RGPD e coincidono, in linea di massima, con quelli previsti attualmente dal Codice … (continua a leggere)
Informativa
I contenuti dell’informativa sono elencati in modo tassativo negli articoli 13(1) e 14(1) del regolamento … (continua a leggere)
Diritti degli interessati (accesso, cancellazione-oblio, limitazione del trattamento, opposizione, portabilità)
Le modalità per l’esercizio di tutti i diritti da parte degli interessati sono stabilite, in via generale, negli artt. 11 e 12 del regolamento … (continua a leggere)
Titolare, responsabile, incaricato del trattamento
Il regolamento definisce caratteristiche soggettive e responsabilità di titolare e responsabile del trattamento negli stessi termini di cui alla direttiva 95/46/CE (e, quindi, al Codice italiano) … (continua a leggere)
Approccio basato sul rischio del trattamento e misure di accountability di titolari e responsabili (valutazione di impatto, registro dei trattamenti, misure di sicurezza, violazioni dei dati personali, nomina di un RDP-DPO)
Il regolamento pone con forza l’accento sulla “responsabilizzazione” (accountability nell’accezione inglese) di titolari e responsabili – ossia, sull’adozione di comportamenti proattivi e tali da dimostrare la concreta adozione di misure finalizzate ad assicurare l’applicazione del regolamento … (continua a leggere)
Trasferimenti internazionali di dati
Il RGPD (si veda Capo V) ha confermato l’approccio attualmente vigente in base alla direttiva 95/46 e al Codice italiano per quanto riguarda i flussi di dati al di fuori dell’Unione europea e dello spazio economico europeo … (continua a leggere)
Il digital divide gli utenti anziani
Il termine “digital divide” viene spesso utilizzato per riferirsi a barriere economiche e sociali all’uso del computer per le persone senza disabilità.
Molte persone con disabilità sono influenzate dagli stessi fattori economici e sociali, compresi tassi di occupazione molto bassi e conseguentemente bassi redditi.
Insieme alle barriere nell’ambiente fisico e nelle tecnologie informatiche, questi fattori possono portare a:
- mancanza di tecnologie web convenzionali accessibili (come browser e strumenti di authoring)
- mancanza di tecnologie assistive efficaci e aggiornate
- mancanza di opportunità di formazione per diventare esperto di tecnologie web
- accesso limitato a un ambiente sociale che incoraggia l’uso limitato dell’accesso al web a connessioni a larghezza di banda elevata, o persino a regolare accesso al Web
Un’organizzazione che si impegna a ridurre il digital divide può includere nel suo business case una descrizione di come l’accessibilità al web può ridurre l’impatto delle barriere economiche e sociali sull’uso della rete per le persone con disabilità.
Sovrapposizione con l’accesso mobile
In alcune parti del mondo, la maggior parte delle persone utilizza il Web solo attraverso un telefono cellulare, perché non ha accesso a un desktop o laptop. La sovrapposizione tra design mobile, sviluppo e accessibilità viene introdotta in Web Content Accessibility e Mobile Web.
Sovrapposizione con le esigenze degli utenti più anziani
Man mano che più persone vivono più a lungo e le persone anziane utilizzano maggiormente il Web, fare in modo che il Web funzioni bene per gli utenti anziani sta diventando un fattore sociale sempre più importante.
Molte persone anziane hanno menomazioni legate all’invecchiamento che possono influenzare il modo in cui utilizzano il Web, compreso il declino:
- visione – compresa sensibilità al contrasto ridotta, percezione del colore e messa a fuoco ravvicinata, rendendo difficile la lettura delle capacità fisiche delle pagine web – inclusa la destrezza
- ridotto controllo motorio, rende difficile l’uso di un mouse e fare clic su piccoli obbiettivi –
- difficoltà di udire suoni più acuti e separare i suoni, rendendo difficile ascoltare i podcast e altri audio, specialmente quando vi è una capacità cognitiva musicale di sottofondo
- ridotta memoria a lungo termine, difficoltà di concentrazione e facilità ad essere distratta, rendendo difficile seguire la navigazione e completare attività online
Questi problemi si sovrappongono ai bisogni di accessibilità delle persone con disabilità.
Pertanto, i siti Web e gli strumenti accessibili alle persone con disabilità sono più accessibili anche agli utenti più anziani.
1 essere umano su 2 connesso a internet nel 2017, e gli altri?
Nel 2017, il mondo ha segnato una pietra miliare: il 50% della penetrazione globale su Internet.
Anche se l’accesso a internet è diventato un’aspettativa quotidiana per molti, questa la prima volta che i dat rilevano come la maggior parte degli esseri umani sia connessa.
Ma per la metà del mondo che rimane offline – per lo più donne nei paesi in via di sviluppo – ciò significa rimanere ancora più indietro, mentre la rivoluzione digitale si fa avanti.
L’anno scorso, la comunità mondiale ha riconosciuto l’importanza dell’uguaglianza digitale per la crescita e le opportunità socio-economiche e ha fissato un obiettivo come parte dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile: accesso universale a prezzi accessibili entro il 2020.
La cattiva notizia è che senza un’azione politica urgente, falliremo questo obiettivo che manca da oltre 20 anni.
Gli elevati costi di connettività rimangono uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento dell’impegno di accesso universale. Anche se i prezzi della banda larga stanno scendendo, semplicemente non stanno cadendo abbastanza velocemente, lasciando i percettori di reddito basso e le altre popolazioni emarginate incapaci di permettersi anche una connessione di base.
Inoltre, la ricerca mostra che il ritmo dei cambiamenti politici è stato troppo lento: solo la metà dei paesi studiati ha adottato politiche di accesso pubblico sostenute anche dal sostegno finanziario per l’attuazione. Il 45% dei paesi ha in programma di facilitare la condivisione delle risorse tra le società di telecomunicazioni (ad es. Condivisione di infrastrutture, tra cui torri e reti in fibra); ma anche dove i paesi hanno piani, l’implementazione è rara.
Solo un paese su tre ha piani dettagliati e tempestivi per rendere disponibile più risorse per soddisfare le crescenti richieste.
I fondi universali per servizi e accesso, uno strumento importante per finanziare investimenti strategici nel settore, non esistono o sono dormienti in oltre un terzo dei paesi. I piani nazionali per la banda larga per guidare le riforme politiche necessarie per raggiungere l’accesso universale non sono mai stati sviluppati o sono mal datati nel 41% dei paesi.
La buona notizia è che sappiamo cosa dobbiamo fare per cambiare le cose e rendere accessibile internet a tutti.
Politiche intelligenti che incoraggiano una maggiore concorrenza e innovazione in aree chiave, come banda di trasmissione, infrastrutture e connettività dell’ultimo miglio, possono contribuire a spianare la strada verso l’accessibilità.
Queste politiche dovrebbero essere radicate in un nuovo obiettivo di accessibilità più ambizioso di “1 su 2” – 1 GB di dati che ad un costo che non superi il 2% del reddito – consentirebbe a più gruppi di reddito di connettersi.
Solo 19 dei 58 paesi valutati per la relazione di quest’anno hanno raggiunto questo obiettivo “1 su 2”.
Per questo motivo, è fondamentale che i paesi implementino anche soluzioni di accesso pubblico per garantire che anche quelli alla base della piramide non rimangano relegati sul retro della coda di connettività.
Più specificamente, raccomandiamo ai paesi di impiegare soluzioni di accesso pubblico per chiudere il Digital Divide
Le soluzioni di accesso pubblico – incluso l’accesso agevolato nelle scuole e nei centri locali, WiFi pubblico e reti di comunità – sono fondamentali per raggiungere gruppi che non possono pagare per l’uso regolare di Internet, anche quando i prezzi si sono ridotti a un livello accessibile.
Promuovere la concorrenza sul mercato attraverso una politica intelligente
Forti politiche per promuovere una sana concorrenza e proteggere i consumatori devono essere una priorità per i responsabili delle politiche. Mercati aperti e competitivi forniscono le basi per la crescita, l’innovazione e l’accesso economico.
Tuttavia, i quadri politici antiquati restano in vigore in molti paesi, impedendo alla concorrenza di essere una forza di cambiamento del mercato e consentendo ai fornitori inefficienti di dominare e mantenere alti i prezzi.
La politica intelligente che consente la concorrenza necessaria per far scendere i prezzi deve essere implementata con urgenza.
Implementare usi innovativi dello spettro attraverso una politica trasparente I governi devono garantire di avere un piano dettagliato per l’allocazione dello spettro sufficiente a soddisfare gli aumenti previsti della domanda, con un chiaro calendario per l’attuazione. I responsabili delle politiche dovrebbero inoltre incoraggiare gli usi innovativi dello spettro radio per promuovere un accesso a prezzi accessibili, sia sostenendo reti di comunità che collaborando allo sviluppo di nuove tecnologie.
Adottare misure urgenti per promuovere la condivisione di infrastrutture e risorse condivise non è facile, ma con chiari incentivi politici e certezza normativa, offre agli operatori la migliore opzione per ridurre il costo della fornitura di servizi, mantenendo allo stesso tempo un flusso salutare di crescita del mercato.
I governi hanno un ruolo fondamentale nel facilitare e incentivare la condivisione delle risorse tra gli attori del mercato.
Sfruttare efficacemente i servizi universali ei fondi di accesso I fondi universali di servizio e accesso (USAF) che raccolgono i contributi degli operatori per sovvenzionare l’espansione delle telecomunicazioni e di internet nelle comunità meno servite possono essere uno strumento potente se ben gestiti e trasparenti .
I governi devono prendere in considerazione e attuare soluzioni a questi problemi, tra cui lo sviluppo di strategie per un uso efficace dei fondi, la pubblicazione tempestiva del monitoraggio e dei rapporti finanziari dell’USAF e altre informazioni in formati di dati aperti.
Garantire un’efficace pianificazione della banda larga si traduca in un’efficace attuazione I piani a banda larga sono fondamentali per integrare e sequenziare le riforme di cui sopra. I piani che fissano obiettivi chiari, temporali e misurabili sono i migliori di tutti, poiché gli obiettivi forniscono responsabilità per la traduzione dei piani in azione.
Nozioni di base sull’accessibilità
L’accessibilità si concentra su come una persona disabile accede o beneficia di un sito, sistema o applicazione. L’accessibilità è una parte importante della progettazione del tuo sito e dovrebbe essere considerata durante tutto il processo di sviluppo.
Implementazione dell’accessibilità
I siti accessibili presentano informazioni attraverso molteplici canali sensoriali, come il suono e la vista, e consentono ulteriori mezzi di navigazione e interattività del sito oltre la tipica interfaccia point-and-click: controllo basato sulla tastiera e navigazione vocale.
La combinazione di un approccio multisensoriale e di un approccio multi-interattività consente agli utenti disabili di accedere alle stesse informazioni degli utenti non disabili.
Rendere l’accessibilità una priorità
Rendendo accessibile il tuo sito web, stai garantendo che tutti i tuoi potenziali utenti, incluse le persone con disabilità, abbiano un’esperienza decente e siano in grado di accedere facilmente alle tue informazioni. Implementando le migliori pratiche di accessibilità, si migliora anche l’usabilità del sito per tutti gli utenti.
W3C osserva che “l’accessibilità si sovrappone ad altre migliori pratiche come il web design mobile, l’indipendenza del dispositivo, l’interazione multi-modale, l’usabilità, il design per gli utenti più anziani e l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).
Casi di studio dimostrano che i siti Web accessibili offrono migliori risultati di ricerca, costi di manutenzione ridotti e una maggiore copertura del pubblico, tra gli altri vantaggi. “Best practice per contenuti accessibili
Quando si creano contenuti digitali, assicurarsi di considerare quanto segue:
- Non fare affidamento sul colore come strumento di navigazione strumento o l’unico modo per differenziare gli elementi
- Le immagini devono includere il testo Alt nel markup / codice; le immagini complesse dovrebbero avere descrizioni più estese vicino all’immagine (magari come didascalia o riepiloghi descrittivi incorporati in un paragrafo adiacente)
- La funzionalità dovrebbe essere accessibile tramite mouse e tastiera ed essere taggata per funzionare con i sistemi di controllo vocale
- Fornire trascrizioni per i podcast
- Se si dispone un video sul tuo sito, devi fornire un accesso visivo alle informazioni audio tramite sottotitoli in-sync
- Ricorda di fornire un canale secondario per garantire che gli utenti disabili abbiano un’esperienza uguale e positiva sul tuo sito.
- Devi progettare il tuo canale secondario tenendo a mente sia il pubblico che il contesto. In altre parole, il “canale secondario” non deve essere trattato come “secondario”.
Internet Semplice: cosa è il World Wide Web
Il web è frutto della collaborazione tra due tecnologie nate nel 1990: un protocollo per la trasmissione di dati chiamato http, lo trovate all’inizio di ogni indirizzo web ed un linguaggio detto Html che consente di realizzare in modo non complesso contenuti appunto per il web. La strada a internet era aperta.
Il World Wide Web (letteralmente “rete di grandezza mondiale“), abbreviato Web, sigla WWW, è uno dei principali servizi di Internet.
Trovi su Amazon il libro che ti spiega internet in modo chiaro ed immediato Internet semplice in versione digitale oppure su carta |
Permette di navigare e usufruire di un insieme vastissimo di contenuti amatoriali e professionali (multimediali e non) collegati tra loro attraverso legami (link), e di ulteriori servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di Internet.
Questa facile reperibilità di informazioni è resa possibile oltre che dai protocolli di rete anche dalla presenza, diffusione, facilità d’uso ed efficienza dei motori di ricerca e dei web browser in un modello di architettura di rete definito client-server.
La storia del world wide web
Una profonda rivoluzione nella rete è stata portata nel 1994 (in Italia, un anno dopo) da una nuova tecnologia, basata sul protocollo HTTP (Hyper-Text Transfer Protocol) e sul linguaggio “ipertestuale” HTML (Hyper-Text Markup Language), chiamata World Wide Web, o www, o the Web, la ragnatela.
Questa tecnologia che mette in grado tutti i pc di interagire condividendo contenuti era stata concepita nel 1990 da Tim Berners-Lee del CERN di Ginevra (il laboratorio europeo per la fisica delle particelle) come un sistema più efficiente di comunicazione per la comunità scientifica.
Ma pochi anni dopo ebbe una diffusione che nessuno, compreso il suo inventore, aveva immaginato.
Tale è stato il successo di questa innovazione che oggi sembra essere “solo quello” il volto dell’internet.
Molti nuovi utenti non conoscono la rete se non attraverso un browser. Chrome, Internet Explorer, Safari, Firefox ecc.
Programmi nati appunto per visualizzare sullo schermo del computer pagine contenenti testo e grafica scritte in linguaggio html.
Nulla di male, perché la tecnologia è solida, l’interfaccia è di facile uso, i browser si arricchiscono di nuove funzioni, e con un po’ di attenzione si scopre che è possibile accedere, anche per quella via, a tutti i sistemi e servizi connessi all’internet.
Ma… ci sono due problemi.
Il primo è che se non si guarda oltre la “facciata” si può credere che “essere in rete” voglia dire solo andare in giro a guardare “siti web”, per vedere immagini, raccogliere informazioni, prelevare testi o software.
Con tanti saluti all’interattività, che consente appunto di collaborare con terzi e creare propri contenuti, pubblicandoli online.
Il secondo problema, sempre più pressante, risente della scarsità di strumenti e formazione individuale indispensabile per filtrare contenuti, che oggi possono essere pubblicati sul web da chiunque senza alcun controllo.
Basta con i website fotocopia
Quando è stata l’ultima volta che hai visto un sito Web che non aveva un’immagine enorme adattata allo schermo con scritto sopra il relativo titolone ?
Scorri verso il basso ancora un po ‘e verrai accolto da un altro pannello a larghezza intera, questa volta di colore a tinta unita con il testo centrato, oppure da un pannello a 3 colonne con icone poste all’inizio, in alto.
Tratto tradotto ed adattato da novolume
I siti web sono tutti uguali: ma perché?
Immagino che la prima domanda sia: perché, perché uno stile ha attraversato il mondo del web design ed è stato implementato su così tanti siti web?
Ci ho pensato e pensato e non ho mai avuto una risposta unica. Inizialmente ho esaminato l’enorme mercato tematico che esiste dove i designer vendono i loro temi a un numero sconfinato di clienti. Il mercato dei temi è enorme e, di conseguenza, i creatori imitano il lavoro più venduto nel tentativo di guadagnare di più.
Non farai molti soldi nel mercato dei temi uscendo dal branco e creando qualcosa di incredibilmente unico e personalizzato. Lo stile generico vince su tutti.
Credo che la semplicità giochi un’altra parte. Lo stile dominante è uno stile molto semplice sia da progettare che da sviluppare.
Non devi scavare in profondità nel software di grafica per imparare come centrare un paragrafo di testo su un grande fondo colorato. Allo stesso modo è facile realizzarne i codice.
È uno stile realizzabile, chiunque può farlo. Lo stile di per se stesso è ormai così tradizionale che i clienti lo chiedono. È successo a me, più di una volta. Anch’io ho creato siti che seguonoil solito schema.
Questo sicuramente è un altro motivo. Se i clienti vedono molti siti con lo stesso stile: lo richiedono. È un imprenditore audace quello che rischierà l’utilizzo di una impostazione grafica diversa. Non dovrebbe essere così, ma lo è.
Anche le agenzie di design sono colpevoli
Ciò che mi lascia perplesso è che in realtà sono i designer e le agenzie digitali ad essere le peggiori utilizzatrici di questo stile per i propri siti web.
Le agenzie di progettazione non hanno bisogno di usare i temi WordPress per creare i loro siti web. Non hanno bisogno di preoccuparsi delle capacità tecniche di chi programma i loro siti e sono i clienti di se stesse quando si tratta di costruire il proprio sito web.
Dovrebbero essere loro a forzare le cose e a cogliere l’occasione per fare qualcosa di nuovo.
A volte ripenso a quando i siti web erano prodotti in Flash. a fronte di tutti i suoi difetti (e ce n’erano molti) una cosa era vera. I sitifatti con Flash raramente erano uguali tra di loro.
Viviamo come terremotati digitali tutti negli stessi prefabbricati online: casette fatte di bit organizzare sempre alla stessa maniera. Una monocoltura senza scampo e senza possibilità di fuga.
Dopo anni in cui i social si sono trasformati in cellette monastiche, tutte graficamente uguali (l’azzurro costante e opprimente di Facebook, il tweet rigidamente incasellato in 140 e ora 280 caratteri, le foto sempre quadrate con i soliti effetti di Instagram, le chat senza fine dei gruppi di Whatsapp) adesso è la volta dei siti web.
Un terzo dell’intero web, cioè di quel mare digitale senza limiti e imperscrutabile composto dall’incastro di vite, affari, creatività e variazioni infinite che costituiscono la diversità degli esseri umani, ha in realtà quasi sempre le medesime fondamenta digitali.
Sono le fondamenta di WordPress, la piattaforma di software open source che viene utilizzata per costruire blog, siti web, cataloghi, ambienti di presentazione, home page, curricula in rete e tutto il resto che può venirci in mente (più molto altro).
I siti web che utilizzano WordPress sono circa un terzo di un campione più che rappresentativo: quei 10 milioni che, secondo il ranking fatto da Alexa e ripreso durante la conferenza W3Techs, sono la parte più importante e densamente collegata della rete.
La pancia di Internet è composta poi da un altro 50% di siti che non utilizzano alcun sistema di gestione dei contenuti (vecchie pagine statiche abbandonate su qualche server utilizzato per altri scopi, oppure siti dedicati a servizi molto specifici).
Questo significa che in realtà la quota di siti web che utilizzano WordPress come sistema di gestione dei contenuti (Cms) è il doppio. Due ogni tre.
La domanda è semplice: chi nella vita di tutti i giorni vorrebbe abitare in una casa identica a tutte le altre, stessa metratura e stesso arredamento, cambiando solo le foto nelle cornici sul tavolino, i soprammobili di pregio e qualche immagine appesa al muro? Quasi certamente nessuno.
Eppure la nostra vita digitale sta diventando così: un casellario uniforme e soffocante anziché quella corsa verso la libertà digitale che era la promessa di una rete senza confini e barriere artificiali.