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Internet facile: usare il grigio nel web design

Il grigio non è un colore neutro ed equilibrato. Non è nemmeno un colore freddo e conservatore che raramente evoca emozioni forti. Non è un colore e basta!

Il grigio è una tonalità di non colore, una sfumatura del nero, il non colore per eccellenza. Il buio dentro una miniera non è un colore come non lo è il cielo di una notte senza stelle. Quindi non venitemi a dire che il nero oppure una sua tonalità annacquata e cioè il grigio sono colori.

Se pensate che io sia uno svitato, guardate di che colore facevano le ombre Van Gogh e prima di lui Monet, Manet, Cezanne, Degas e tutti gli altri impressionisti che hanno fatto creato il moderno gusto per l’immagine.

Nero mai, invece colori riportati in tonalità scure semmai. Il risultato è quel colore naturale e vero che tutti conosciamo. Perchè mai questa regola non dovrebbe valere nel web design?

Una volta consapevoli di questo usiamo pure il grigio, sapendo che esitono infinte tonalità di colori “ingrigiti” che si possono adattare alla palette della nostra UI, proprio come hanno fatto gli impresssionisti.

Il grigio comunque è talmente neutro che anche se usato “puro” assorbirà come una spugna le tonalità di colore dei campi a lui vicini.

Sfumature di grigio

Varie sfumature del grigio sono: cenere, cinereo, grigio antracite, canna di fucile, grigio ferro, piombo, topo, ostrica, grigio di Payne, perla, grigio polvere, sere, argento, ardesia, taupe.

I colori grigi vanno dal quasi nero al quasi bianco e portano un accenno dialtri colori. Il grigio e l’argento sono talvolta usati come intercambiabili, sebbene l’argento abbia una lucentezza più lucida e metallica.

Natura e cultura del grigio

Il lato più chiaro del nero, il colore grigio è un colore tendenzialmente freddo visto in nubi temporalesche e alcuni metalli anche e esistono tonalità calde, a seconda del colore di base.

Come il nero, il grigio è usato come colore del lutto e anche come colore formale. Il grigio scuro antracite porta con sé parte della forza e del mistero del nero. È un colore sofisticato senza molti degli attributi negativi del nero. I grigi più chiari sono simili al bianco.

Uso del grigio nel design

Tutte le tonalità di grigio possono essere buoni colori di sfondo neutri.E’ buona norma utilizzare i colori grigi più chiari al posto del bianco e del grigio più scuro al posto del nero.

Taupe, un grigio neutro marrone è una tonalità di grigio conservativa, leggermente terrosa, calda.

Utilizza le immagini in scala di grigi per evocare una sensazione di nostalgia o storia.

Uso con colori e tavolozze colore complementari

I grigi chiari con tonalità pastello di rosa, blu, lavanda e verde hanno una qualità femminile – scurisci quei colori per un tocco più maschile.

Il grigio con il rosa acceso conferisce un tocco retrò. Puoi rinfrescare una tavolozza calda aggiungendo grigio a rossi ricchi o gialli dorati.

Le combinazioni di colori creativi sono caratterizzate da numerose tavolozze di colori tenui centrate su toni di grigio.

Le frasi familiari possono aiutare un progettista a vedere come il loro colore di scelta potrebbe essere percepito dagli altri, sia gli aspetti positivi che quelli negativi. “Buono” materia grigia grigia – cervello, intelletto Potere grigio – avere a che fare con anziani o anziani “Cattivo” grigio Grigio – opaco, sporco, sporco.

Pagina grigia o testo grigio – in desktop publishing, una pagina di testo pesante con poco contrasto o spazio bianco

Capelli grigi – persona anziana (non necessariamente dispregiativa)

Acqua grigia – acqua sporca come l’acqua scolata dalla vasca da bagno o dal lavello della cucina.

cosa è Pixlr: il fotoritocco online per tutti

Pixlr è una web app free che consente operazioni di fotoritocco

I programmi di grafica si suddividono in tre grandi famiglie. Abbiamo programmi utilizzati per il fotoritocco, per la grafica vettoriale e infine per l’impaginazione. possiamo dire che questa organizzazione rispecchia l’organizzazione che Adobe ha dato alla suite Cs, che utilizza Photoshop per il fotoritocco, Illustrator per la grafica vettoriale ed infine Indesign per l’impaginazione di testi.

Sono tre compiti differenti ma complementari per la realizzazione di quasi tutti i progetti grafici, infatti la grande dote della suite di Adobe consiste proprio nella possibilità di gestire con Indesign durante il processo di impaginazione documenti prodotti con Photoshop e Illustrator, avendo la possibilità di mantenere i documenti aggiornati.

Non sempre si ha la possibilità di avere la Suite CS di Adobe installata sul proprio computer e magari aggiornata all’ultima versione.

Servono comunque programmi in grado di gestire il lavoro di fotoritocco e grafica vettoriale, che comunque esistono anche in versione free ed utilizzabili direttamente online, cioè senza bisogno di dovreli scaricare ed installare sul proprio computer.

I programmi certamente migliori per svolgere questi compiti sono: Pixlr per il fotoritocco e Gravit per la grafica vettoriale.

In questa breve intoduzione ci occupiamo di fotoritocco e quindi vedremo come si utilizza Pixlr, se vi interessa approfondire  potete trovare su Amazon una guida alle funzioni e strumenti di Pixlr realizzata da me. Prossimamente cercherò di realizzare anche un piccolo manuale per l’uso di Gravit.

Se vogliamo parlare di programmi destinati al fotoritocco cerchiamo anzitutto di capire esattamente in cosa consiste questo tipo di produzione di elaborati grafici.

Per fotoritocco si intende la modifica di immagini generalmente originali e acquisite da fonti esterne. Raramente si producono immagini ex novo mentre comunque le immagini acquisite possono subire modifiche anche molto consistenti, come per esempio in lavori che richiedono operazioni di scontorno e fotomontaggio.

Da subito avverto che la grande differenza tra Pixlr e programmi di fotoritocco tradizionali come Photoshop e Gimp (altro software open source ma non online che raccomando) è l’assenza, almeno per ora, di strumenti validi per lo scontorno.

Le immagini per il fotoritocco sono composte da pixel, per intenderci assomigliano a mosaici realizzati con tessere molto piccole, all’aumentare del numero di tessere per unità di spazio aumentano qualità dell’immagine e anche dimensioni della stessa, per dimensioni intendo anche indicare il peso che velocemente tenda raggiungere livelli problematici.

Comunque parlando di immagini da utilizzare per la realizzazione di interfacce grafiche, quindi da fruire tramite schermo di PC, smartphone o tablet, le dimensioni da impostare non superano i
DPI (dot per inch) in quanto la maggior parte degli schermi non supporta immagini di qualità migliore.

Pixlr converte direttamente le immagini in modo che siano di dimensioni adeguate mentre su Photoshop e Gimp sta a voi impostare i parametri corretti.

Quindi usando questi due programmi occorre impostare anche la scala colore, che per i file multimediali o destinati al web è RGB (red,green,blue).

Per finire questa prima parte  informo gli utenti di G Suite  del fatto che usando Drive di Google è possibile aprire un nuovo documento direttamente nel formato .sfp nativo di Pixlr e salvare il vostro lavoro in cloud, in modo da poterlo riprendere da qualsiasi computer collegato online.
Non male direi.

(di seguito indico due codici promozionali per utilizzare la versione pro di G Suite: CCUGC73WGNGMNYD, RD4TL7DELYUXTHJ).