In realtà è così, per alcuni motivi:
Anzitutto internet viene chiamata rete perché è una struttura di computer collegati in rete all’origine, ed è stata pensata come struttura a prova di attacco militare dal Pentagono,ancora agli inizi. Se resiste agli attacchi la struttura fisica, come fa ogni ragnatela, cosa vi fa pensare che sia possibile controllare i flussi di dati che la attraversano?
La rete è globale mentre i paesi che contiene non lo sono,
se ho problemi a far ospitare il mio sito in Italia lo sposto, per esempio, in Montenegro, il sito, io me ne resto tranquillo a casa, e continuo ad essere visto in tutto il mondo
E’ dai tempi di Piratebay che
le major dello spettacolo non sono riuscite ad ostacolare la libera circolazioneprima della musica ed ora dei filmati in streaming.
tutto quello che sono riuscite ad escogitare per guadagnare qualcosa dalla circolazione di contenuti digitali è Itunes, vi sembra molto?
Controllare le frontiere è difficile, fermare info in formato digitale è quasi impossibile.
Recentemente le autorità hanno chiuso più di 100 siti che proponevano contenuti in streaming, serie tv e film, trasmessi senza il permesso delle case produttrici, a quel che mi risulta oggi di effettivamente bloccato ne abbiamo 1.
Basta cambiare il dominio di primo livello: p.es www.ilsitoperguardareleserieinstreaming.it diventa www.ilsitoperguardareleserieinstreaming.tv ed il gioco è fatto, si ricomincia senza neanche perdere l’indicizzazione.
A queste considerazioni si deve aggiungere che
A questi flussi di informazioni inarrestabili può accedere chiunque, psicopatici, mitomani oppure semplici deficienti.
Ognuno è libero di arricchire la spazzatura digitale con le proprie esternazioni, che come dicevo, generalmente vanno a confermare frasi fatte e imbecillità, che in rete hanno sempre grande riscontro. (vedi il post: Mini Guida Ai Contenuti Della Rete: Vita Digitale Non È Vita Reale, Social E App Di Messaggistica Sono Solo Apparenza)
Come esiste purtroppo la possibilità di esercitare vere e proprie attività criminali. Naturalmente correndo seri rischi con la giustizia. Oggi è qui la vera battaglia delle forze dell’ordine, facciamo il tifo per loro.
Quindi direi che veramente il web è l’ultima frontiera,
varcate il confine se volete, ma ricordate che sta a voi decidere il cammino. Occhi aperti e tanto spirito critico.
in questa mini guida alternativa analizzo e spesso contraddico le frasi fatte “molto indicizzate” che ormai imperversano sul web, il grande ripetitore di banalità che sta abbandonando i contenuti nuovi e magari controcorrente.
Infatti per sua struttura la rete tende a valorizzare e a mettere in evidenza i contenuti più diffusi e penalizzare i contenuti meno cliccati e quindi ritenuti meno validi e importanti.
Quindi internet è strutturalmente un ostacolo a contenuti nuovi e alternativi, possiamo dire che è un grande enfatizzatore di frasi fatte, salvo poi non esercitare il minimo controllo su quanto espresso da queste frasi. (“curarsi il diabete da soli è possibile” dà 480.000 risultati)
Ti domandi perchè penso di poter affrontare questi argomenti? leggi il mio mini cv on line vi presento il prof
Qui affronto gli stessi argomenti che spesso tratto con i miei studenti, cercando di essere molto terra terra e portatore sano di buon senso.
cominciamo da questa frase molto in voga: VITA DIGITALE = VITA REALE
“Non esiste più una separazione tra la vita “on-line” e quella “off-line”. Quello che scrivi e le immagini che pubblichi sui social network hanno quasi sempre ripercussioni sulla tua vita di tutti i giorni, e nei rapporti con amici, familiari, compagni di classe, colleghi di lavoro.”
Ma quando mai! Se sei in dubbio tira una ginocchiata alla gamba del tavolo, che è poco offline e ancor meno virale. Vedrai come rientri velocemente nella vita reale.
Mantieni sempre una separazione molto netta tra la vita on-line e quella off-line.
Ricorda che quello che pubblichi: foto, filmati testi ecc. hanno, tutto sommato, un interesse minimo per chi ti segue e per te, sono solo immagini non sei tu, non sei mica Lady Gaga che, poveretta, ci vive sulla sua immagine pubblica.
Dare troppa importanza all’immagine pubblica, tua o di altri, cioè quella che si presenta su siti e social, è un segno di debolezza e pochezza intellettuale. La vera vita pubblica e la relativa immagine che dai è quella che trasmetti a casa tua e fuori, sul lavoro e con gli amici, preoccuparsi di quella è comunque già abbastanza impegnativo.
E’ vero che a volte i tuoi possibili datori di lavoro possono verificare i tuoi profili su Facebook ecc. per raccogliere dati su di te, mentre tuoi coetanei possono usare materiale, foto, filmati e testi che ti riguardano, per le loro pagine. Ignorali, non so se ti interessa avere a che fare con simili psicopatici.
seguono a breve altre puntate della guida
web semplice, ultime news da internet, consigli per il web design