Il nuovo social network, approdato ufficialmente anche in Italia, permette di ricevere gratuitamente informazioni sui quesiti più diversi su tutti gli argomenti dello scibile umano
Quali consigli daresti a chi vorrebbe crescere un figlio bilingue?
Come posso fare una pizza di qualità in casa? Quali sono i migliori scrittori contemporanei italiani? Il cervello umano è digitale o analogico?
Sono alcune delle domande presenti nella piattaforma Quora, e a cui gli utenti iscritti possono dare le loro risposte e ricevere poi un voto. A metà strada tra Wikipedia e Yahoo answer ora è ufficialmente online anche per gli utenti italiani dopo una fase sperimentale. Fondata nel 2009 da Adam D’Angelo e Charlie Cheever, conta nel mondo 200 milioni di visitatori unici mensili e dopo la Spagna, la Francia e l’Italia sta per approdare anche in Germania. Su Quora è obbligatorio usare il proprio nome, si può verificare quale sia l’esperienza delle persone che forniscono risposte (tutti su base volontaria e in modo gratuito), e l’obiettivo è quello di arruolare veri e propri esperti per avere risposte qualificate e competenti. In passato hanno dato il loro contributo a Quora Hillary Clinton, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il ministro greco Yanis Varoufakis. Anche se gli introiti derivano dalla pubblicità per il momento la versione italiana è senza inserzioni
articolo scritto da Fulvia degl’innocenti