Comunicare e vivere con le immagini

Comunicare e vivere con le immagini

Comunicare e vivere con le immagini è il titolo di un manuale che sto scrivendo per orizzontare anzitutto me stesso in quello che è oggi il mondo delle immagini. Da sempre l’uomo rappresenta il mondo che lo circonda e lo comunica ad altri tramite le immagini.
Oggi la tecnologia consente la creazione, raccolta e diffusione di immagini con straordinaria efficienza. Tanto da sospingere la scrittura in secondo piano, ormai è inutile nascondercelo.
La scrittura è di difficile utilizzo e produzione, richiede allenamento costante e concentrazione prolungata.

Bene diceva Baricco nel libro “I nuovi barbari”.

Oggi la produzione-copia di un’immagine, ricavata dagli sterminati archivi online e la diffusione allargata della stessa sono di facile realizzazione. Come di immediata ricezione, a livello sicuramente superficiale, ma comunque per certi scopi efficace.
Bisogna quindi capire le regole e le tecniche che governano questi meccanismi per governare la comunicazione personale oppure quella a noi affidata in questo nuovo maistream che ci coinvolge tutti.
Non vi aspettate un trattato tecnico zeppo di formule e diagrammi, questa vuole essere piuttosto una raccolta di articoli-post, in parte pubblicati sul mio blog; scritti con lo scopo di approfondire aspetti tecnici, fare il punto della situazione e divagare liberamente sul tema. Siete avvisati quindi,il mio obiettivo è unire spunti di riflessione con nozioni tecniche .
Come mai serve un libro formato da parole per parlare di immagini direte? Ve lo siete chiesto?
Se le immagini hanno costituito una delle principali fonti di espressione per l’uomo, ed oggi, grazie ai social network, sembra stiano sostituendo la comunicazione scritta, allora perché mai un libro dedicato alle immagini non può risolversi in un bell’album illustrato, composto esclusivamente da illustrazioni e fotografie?
Non può perché le immagini possono esprimere sensazioni e concetti e certamente lo fanno, lo stanno facendo anche con voi in questo preciso momento, ma non possono scendere nel dettaglio.
Le immagini fanno sempre riferimento ad un significato comune, come per esempio i simboli universalmente riconosciuti, ma difficilmente possono esprimere contenuti in dettaglio oppure ciò che di personale avete da dire.
Per esempio la foto di un bel piatto di spaghetti al pomodoro con tanto di foglie di basilico messa all’interno di un menù presenta bene il piatto, anzi invoglia il cliente. Che però se è ciliaco ha bisogno di una didascalia, almeno, sotto la foto che specifichi se anche lui può mangiare quel piatto.
Mi proverò a parlare di immagini in senso veramente molto ampio, comprendendo nel termine tutto ciò che percepiamo attraverso la vista. Solo questo approccio consente di scavare a fondo nel rapporto fortissimo che esiste tra l’uomo e le immagini.

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